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L’incontinenza urinaria è un problema molto diffuso e di forte attualità in grado di interessare chiunque e di avere un impatto rilevante, dal punto di vista sociale e relazionale.

L’incontinenza urinaria consiste nella perdita involontaria di urina e colpisce in prevalenza le donne, sulle quali possono agire cambiamenti fisici derivanti dalla gravidanza, dal parto o dalla menopausa. Negli uomini, la causa dell’incontinenza urinaria va più spesso ricercata nella presenza di una prostata ingrossata o nei postumi di un intervento di rimozione della stessa.

È bene sottolineare che l’incontinenza urinaria si può presentare sotto diverse forme, c’è quella da stress, causata da uno stimolo o uno sforzo che esercitano una pressione sulla vescica e c’è quella da urgenza, indotta dalla contrazione imprevista e incontrollata della vescica che porta a non riuscire a trattenere lo stimolo. E infine c’è l’incontinenza urinaria ostruttiva, causata dalla difficoltà di svuotare del tutto la vescica durante la minzione.

Le cause dell’incontinenza urinaria

Tra le cause dell’incontinenza urinaria da stress figura spesso l’alterazione della forma del pavimento pelvico: è come se d’improvviso gli organi “si appoggiassero” in modo sbagliato sul pavimento fino a permettere la fuoriuscita di urina; si tratta di una situazione alla quale si può porre rimedio con dell’adeguata ginnastica. Rinforzare il perineo è il percorso più adatto per risolvere il problema: kinesiterapia, elettrofisioterapia e biofeedback sono alcune delle tecniche più utilizzate. Si tratta di pratiche molto semplici da imparare ed eseguire.

Più complesso è invece il quadro dell’incontinenza urinaria da urgenza che si verifica quando la vescica si contrae prima che il cervello ne blocchi la contrazione. Tra le varie cause possono anche esserci patologie neurologiche che danneggiano i collegamenti nervosi tra cervello e vescica, serie infezioni del tratto urinario o problemi intestinali.

In ogni caso il sintomo comune a ogni forma di incontinenza urinaria è proprio la perdita nel controllo del bisogno di urinare. Bisogna essere consapevoli del fatto che si tratta di un problema comune a una fascia molto ampia della popolazione, soprattutto dopo i 40-50 anni di età.

Rivolgersi a uno specialista è l’ideale per fronteggiare il problema in modo adeguato. Se necessitate quindi di una visita specialistica, non esitate a contattare il Dott. Raimoldi, cliccando qui!