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Quando si parla di infertilità maschile, si parla dell’assenza di concepimento a seguito di rapporti completi, mirati e non protetti.

Secondo la SIAM (Società italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità), questa definizione andrebbe meglio specificata, in modo da poter distinguere tra sterilità e ipofertilità o subfertilità, dove sarebbe possibile risolvere il problema con opportuni presidi. Sempre secondo la SIAMS, la condizione di ipofertilità/infertilità riguarderebbe circa il 15/20% delle coppie.

Quali sono le cause dell’infertilità maschile?

In Italia, i dati parlano di un 33% di uomini a rischio di infertilità, le cui ragioni possono essere molteplici. Inoltre, il 30% dei casi di infertilità maschile può essere considerata idiopatica poiché non è possibile identificare una causa.

Fra le principali cause di infertilità maschile possono essere evidenziate in primis quelle relative a problemi di tipo anatomo-funzionali, come ad esempio il criptorchidismo, ovvero la mancata discesa di uno o di entrambi i testicoli nel corso del primo anno di vita dell’uomo. In merito alle cause di tipo funzionale, può essere citato il varicocele, ovvero una dilatazione delle vene del testicolo che può comportare un’alterazione del DNA degli spermatozoi. Secondo recenti statistiche, questa patologia coinvolge circa il 40% degli uomini con problemi di infertilità.

Problematiche legate al liquido seminale possono essere una causa frequente. Ad esempio, si parla di aspermia quando il liquido seminale è assente o di azoospermia quando non sono presenti spermatozoi.

Secondo la SIA (Società Italiana di Andrologia) le cause di infertilità maschile possono essere non solo numerose, ma spesso coesistenti.

Quali possono essere i rimedi all’infertilità maschile?

Sono sempre più in aumento i pazienti che hanno deciso di superare i problemi di infertilità facendo ricorso alla fecondazione assistita. Secondo i dati dell’ISS, infatti, negli ultimi sei anni gli italiani che hanno scelto di ricorrere a trattamenti di procreazione assistita sono aumentati di quasi il 20%.

Numerose sono oggi le tecniche di fecondazione assistita che permettono il superamento di problemi di infertilità e che permettono di riuscire a ottenere una gravidanza anche in caso di problemi di infertilità maschile. L’inseminazione artificiale spesso è un trattamento che risulta efficace per uomini che rilevano avere dei difetti lievi o moderati del proprio sperma, sia a livello di concentrazione che di motilità.

In casi in cui l’inseminazione artificiale possa risultare insufficiente, è possibile ricorrere a trattamenti quali la fecondazione in vitro omologa (ovvero con gli ovuli della donna della coppia) o la fecondazione in vitro eterologa (in caso di donazione degli ovuli da parte di una domatrice e/o donazione dello sperma da parte di un donatore).

In questi casi, l’unione tra lo spermatozoo e l’ovulo della donna viene effettuata in laboratorio, ottenendo in questo modo embrioni già fecondati che possono essere successivamente trasferiti nell’utero della donna.

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