L’eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale che colpisce circa il 30% della popolazione maschile fino ai 60 anni. È caratterizzata dalla difficoltà di ritardare il momento della eiaculazione, denominato IELT (tempo di latenza eiaculatoria), ed è definita quando questo avviene nel minuto dalla penetrazione.
Quando si parla di eiaculazione precoce?
Studi sulla questione, hanno stabilito che il tempo medio della durata di un rapporto sessuale è di 6 minuti. Per definire però se si parla effettivamente di eiaculazione precoce, non si può non analizzare anche lo stato di relazione della coppia.
Si parla perciò di eiaculazione precoce quando sono presenti differenti caratteristiche, in quanto non è possibile attribuire il problema ad un’unica causa. È possibile, inoltre, trovare cause fisiche e cause psicologiche al problema.
Le cause fisiche possono essere:
- Deficit erettile
- Infiammazioni dell’apparato genitale
- Frenulo breve
- Fimosi
Mentre quelle psicologiche possono essere individuate in:
- Disagio psichico
- Cattivo apprendimento sessuale
- Cause di coppia
- Tradimento e stress di coppia
- Cattiva gestione dell’ansia
Insomma, la problematica dell’eiaculazione precoce ha sicuramente un’origine multifattoriale e perciò non è possibile identificare un’unica causa scatenante.
Le differenti tipologie di eiaculazione precoce
Date le differenti origini che la problematica dell’eiaculazione precoce può avere, esistono anche differenti classificazioni dell’eiaculazione: quella congenita, presente da sempre, e quella acquisita che si manifesta, invece, come una conseguenza causata da disturbi comportamentali e/o problemi alla tiroide.
Le cause possono quindi essere di disparata natura, di natura biologica se il disturbo si presenta dalla prima esperienza sessuale, o di natura psicologica quando la problematica si manifesta con il passare degli anni ed è causata da situazioni più psicologiche che fisiche.
Purtroppo, le cause alla base di questa patologia non sono state ancora rilevate in modo esatto, anche se esistono diverse teorie e soluzioni a riguardo. Il modo scientifico per ottenere una diagnosi corretta è quello di fare una visita specialistica e verificare, storia e abitudini del paziente.
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