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I calcoli renali possono aumentare in estate: in questo approfondimento vedremo come prevenirli, come curarli e quando rivolgersi ad un urologo.

L’estate è una stagione che molti associano a leggerezza, vacanze e tempo all’aria aperta. Tuttavia, dal punto di vista urologico, i mesi estivi coincidono spesso con un aumento dei casi di calcoli renali, una patologia tanto comune quanto dolorosa. Questo fenomeno ha spiegazioni ben precise, che è importante conoscere per prevenirlo e affrontarlo con tempestività.

Cosa sono i calcoli renali e perché aumentano in estate

I calcoli renali sono aggregati solidi di sali minerali che si formano all’interno delle vie urinarie, soprattutto nei reni. La loro formazione è legata a diversi fattori, ma in estate la probabilità di sviluppare calcoli aumenta in modo significativo a causa della maggiore disidratazione. Con il caldo, il corpo perde più liquidi attraverso sudore e respirazione, e se non si assume acqua a sufficienza, l’urina diventa più concentrata, facilitando la cristallizzazione dei sali. Questa condizione, definita iperconcentrazione delle urine, è uno dei principali fattori predisponenti per la formazione di calcoli, specialmente nei soggetti già predisposti.

Cause della calcolosi renale

La calcolosi renale è una patologia multifattoriale. Tra le cause più comuni troviamo:

  • Scarsa idratazione
  • Dieta ricca di proteine animali, sodio o zuccheri
  • Predisposizione genetica
  • Infezioni urinarie ricorrenti
  • Uso prolungato di alcuni farmaci
  • Disturbi metabolici (iperparatiroidismo, acidosi tubulare, ecc.)

Durante l’estate, la scarsa idratazione si somma ad altri fattori di rischio, aumentando la possibilità di sviluppare calcoli.

Calcoli ai reni: sintomi da non sottovalutare

I sintomi dei calcoli renali possono variare in base alla dimensione e alla localizzazione del calcolo. Spesso, un calcolo piccolo può essere eliminato con l’urina senza che la persona ne sia consapevole. Tuttavia, quando il calcolo ostruisce le vie urinarie, i sintomi diventano acuti e dolorosi:

  • Colica renale: dolore molto intenso e improvviso a livello lombare o laterale, che può irradiarsi verso l’inguine.
  • Nausea e vomito
  • Sangue nelle urine (ematuria)
  • Febbre e brividi, se presente infezione associata
  • Urgenza o difficoltà a urinare

Questi sintomi richiedono sempre una valutazione medica urgente. Un intervento tempestivo può evitare complicazioni e migliorare la prognosi.

Prevenzione dei calcoli renali in estate

La prevenzione è il primo passo per contrastare la formazione dei calcoli, soprattutto nei mesi più caldi. Il principale alleato è l’acqua: mantenere una corretta idratazione è fondamentale per diluire le urine e ridurre la concentrazione dei sali minerali. In estate, si raccomanda di bere almeno 2,5-3 litri di acqua al giorno, distribuendoli regolarmente.

L’acqua per i calcoli renali ideale è a basso residuo fisso, povera di sodio e calcio, ma le scelte vanno sempre personalizzate in base al tipo di calcoli (ossalati, urici, cistinici, ecc.).

Altri consigli utili per prevenire la calcolosi renale:

  • Ridurre il consumo di sale e di alimenti conservati
  • Limitare l’assunzione di proteine animali
  • Evitare bevande zuccherate e alcolici, che favoriscono la disidratazione
  • Aumentare il consumo di frutta e verdura ricche di citrati, come limoni e arance
  • Fare attività fisica moderata, utile per il metabolismo e la funzione renale

In caso di familiarità con la patologia o di episodi precedenti, è consigliabile sottoporsi a controlli regolari.

Diagnosi e trattamento dei calcoli renali

La diagnosi di calcolosi renale si basa su una combinazione di:

  • Esame delle urine
  • Ecografia renale
  • TC delle vie urinarie (senza mezzo di contrasto)

Una volta individuato il calcolo, la strategia terapeutica dipenderà da dimensioni, localizzazione e sintomi:

  • Trattamento conservativo: idratazione, farmaci antidolorifici e antispastici, attesa dell’espulsione spontanea
  • Litotrissia extracorporea (ESWL): frammentazione del calcolo con onde d’urto
  • Ureteroscopia o nefrolitotomia percutanea: per calcoli di grandi dimensioni o non eliminabili spontaneamente

Un follow-up specialistico è fondamentale per valutare la causa del calcolo e prevenire recidive.

Quando rivolgersi all’urologo

La presenza di sintomi come dolore persistente ai reni, sangue nelle urine, difficoltà a urinare o febbre, deve sempre rappresentare un campanello d’allarme. L’urologo è lo specialista di riferimento per la diagnosi, trattamento e prevenzione dei calcoli renali.

Presso il nostro studio, offriamo una valutazione personalizzata, esami diagnostici e un piano di trattamento completo per ogni paziente, con particolare attenzione ai periodi di maggiore rischio come i mesi estivi.

Hai avuto episodi di calcolosi renale o vuoi prevenirli? Prenota una visita urologica di controllo per proteggere la tua salute renale.