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La periodicità dei controlli urologici è molto importante soprattutto a partire dai 40 anni per non incorrere a patologie gravi o disturbi.

Secondo recenti dati solo il 10/20% della popolazione italiana maschile si sottopone a una visita urologica preventiva e 9 maschi su 10 si recano da un urologo solo in caso di patologie gravi. Questi dati, forniti dalla Società Italiana di Urologia, mettono in evidenza come la popolazione maschile, a differenza di quella femminile, non ha l’abitudine di effettuare visite specialistiche periodiche.

È invece buona pratica svolgere questa tipologia di visite con cadenza periodica in quanto è bene prevenire certi tipi di disturbi urologici. Non a casa, la prima arma dell’urologia è diagnosticare precocemente e trattare tempestivamente patologie benigne e patologie tumorali, che sempre più spesso insorgono già da 40 anni.

Le principali patologie identificabili con analisi urologiche

Un urologo si occupa quindi di diagnosticare differenti tipologie di patologie che possono interessare anche la prostata, i reni, la vescica e i testicoli. Queste sono:

  • Prostatite: consiste nell’infiammazione della prostata, può essere causata da infezioni, da agenti patogeni o uno stile di vita sregolato;
  • Cancro della prostata: è il tumore più comune nell’uomo dopo quello al polmone, la diagnosi di questa tipologia di patologia richiede l’integrazione di due elementi: la visita urologica con esplorazione digito-rettale e il dosaggio del PSA;
  • Iperplasia prostatica benigna: è una patologia non tumorale che comporta l’ingrossamento anomalo della prostata che comporta una serie di disturbi correlati;
  • Calcolosi urinaria: consiste in un disturbo causato dalla formazione di cristalli contenuti nelle urine che precipitano e si aggregano e possono costituire l’insorgere di coliche renali;
  • Disfunzione erettile: è l’incapacità di ottenere e/o mantenere un’erezione sufficiente a permettere un rapporto sessuale soddisfacente.

Queste sono le principali patologie che un urologo tende a prevenire e a curare in un paziente, ma non sottoponendosi a visite specialistiche periodiche, non è possibile prevenire questi disturbi. Vi consigliamo di rivolgervi a professionisti del settore, come il Dott. Annibale Raimoldi, cliccando qui!